Un paziente di 71 anni, in buono stato di salute generale, non fumatore, si è presentato alla nostra osservazione richiedendo una riabilitazione fissa implanto supportata del terzo quadrante. Gli elementi dentari 3.5-3.7 erano stati estratti 6 mesi prima della visita con contestuale socket preservation.
L’esame clinico e CBCT hanno evidenziato ridotta dimensione vestibolo-linguale della cresta ossea, insufficiente al posizionamento implantare in posizione protesicamente guidata
Il piano di trattamento ha previsto il posizionamento di 3 impianti in posizione 3.5-3.6-3.7 utilizzando la tecnica Sub Periosteal Peri-Implant Augmented Layer (SPAL) per aumentare contestualmente lo spessore della cresta ossea vestibolare sugli impianti 3.5 – 3.6.
E’ stata effettuata una incisione crestale a spessore parziale in regione 3.7 a 3.5 associata a una incisione di rilascio distale al 3.4.
E’ stato quindi sollevato un lembo a spessore parziale utilizzando una lama 15C, delineando in questo modo due strati distinti. Uno strato mucoso esterno, libero da tensioni, e uno strato periostale interno adeso alla cresta ossea. Il lembo linguale è stato sollevato a spessore totale.
Lo strato periostale è stato scollato dalla cresta ossea tramite una incisione crestale a tutto spessore e utilizzando uno scollatore (PTROM, Hu Friedy, Chicago, Illinois) e tunnellizzatori microchirurgici ( KPAX- TKN1X- TKN2X, Hu Friedy, Chicago, Illinois), senza interromperne l’integrità. In questo modo è stato creato uno spazio tra la cresta ossea e lo strato periostale.
Sono stati posizionati 3 impianti (Thommen Medical, Grenchen, Svizzera) in posizione 3.5-3.6-3.7. L’impianto in posizione 3.5 presentava una deiscenza vestibolare mentre quello in posizione 3.6 presentava una corticale vestibolare integra ma sottile (< 1 mm).
Lo spazio creato tra lo strato periostale e la superficie implantare esposta/corticale vestibolare è stato riempito con uno xenoinnesto a base di osso bovino deproteinizzato (Bio-Oss® spongiosa granuli, diametro 0.25-1.0 mm; Geistlich Pharma, AG, Wolhusen, Svizzera) per correggere la deiscenza vestibolare e contestualmente aumentare lo spessore della corticale vestibolare agli impianti. L’innesto è stato esteso anche in regione 3.7 per migliorare l’effetto “space-making”.
Lo strato periostale è stato quindi suturato senza tensione al lembo linguale tramite suture 6/0 a materassaio interno, al fine di stabilizzare lo xenoinnesto. L’insieme di impianti, xenoinnesto e strato periostale è stato ricoperto con il lembo mucoso, che è stato avanzato coronalmente e suturato al lembo linguale tramite suture 6/0 a materassaio interno e suture interrotte.
E’ stata prescritta una terapia a base di sciacqui con colluttorio a base di clorexidina 0.12% (Curasept ADS Trattamento Rigenerante®; Curaden Healthcare, Saronno, Italia) per il controllo chimico di placca (1 sciacquo per 60 secondi, 2 volte al giorno per 3 settimane) e terapia analgesica/antinfiammatoria al bisogno. Le suture sono state rimosse due settimane dopo il posizionamento implantare .
La scopertura implantare è stata effettuata 4 mesi dopo il posizionamento. E’ stato disegnato un lembo a spessore parziale nella regione 3.5-3.6. Nessun impianto presentava deiscenza vestibolare e tutti gli impianti presentavano uno spessore della corticale vestibolare ≥ 2 mm. Sono state posizionate le viti di guarigione ed è stato posizionato un innesto gengivale libero, prelevato dal palato, sugli impianti in posizione 3.5-3.6 per migliorare le dimensioni della mucosa cheratinizzata peri-implantare.
I tessuti peri-implantari mostrano stabilità 6 mesi dopo la consegna della protesi definitiva.
La tecnica SPAL può essere considerata un approccio valido per correggere deiscenze peri-implantari e per l’aumento osseo orizzontale al momento del posizionamento implantare.