Essendo un esperto in parodontologia, ho sempre creduto nell’importanza della salute parodontale. Ho sempre creduto anche nell’importanza che questa ha sulla salute generale del corpo umano. La conferma del legame tra salute del parodonto e, come spiegato in un precedente articolo, il rischio di malattie cardiovascolari, il diabete o l’Alzheimer ha confermato il mio interesse in una materia cruciale dell’odontoiatria. L’infiammazione sistemica, la traslocazione di patogeni nel sangue e i danni autoimmuni indotti sono stati direttamente collegati a questa malattia che risulta essere al sesto posto delle malattie più diffuse a livello mondiale (Kassebaum et al., 2014; Petersen PE & H, 2012).
Il primo studio sugli effetti della parodontite nei pazienti con Covid-19 è appena stato pubblicato e mostra che l’infiammazione gengivale aggrava gli esiti del contagio. Nelle righe seguenti mi limito a commentare il contenuto di questo studio appena pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology. “Association between periodontitis and severity of COVID-19 infection: a case-control study.”
Gravità del COVID-19 e parodontite
Inizio citando la rilevanza clinica direttamente dall’articolo “This study helps understand better the risk factors influencing the outcome of COVID-19 infections and by revealing that periodontitis could be a risk factor, this study highlights the importance of periodontal health in the prevention and perhaps even management of COVID-19 complications.” Ed è già chiara la portata del contenuto dello studio.
Lo studio nasce da un’associazione tra la risposta infiammatoria tipica del COVID-19 e l’infiammazione sistemica caratteristica della parodontite. La gravità dei sintomi del covid-19 sembra essere spesso correlata a una condizione di iperinfiammazione irrisolta e anche alla comorbidità. Partendo da questo presupposto sono stati studiati i legami tra la malattia parodontale e le complicazioni del nuovo coronavirus.
Non è da sottovalutare il fatto che i fattori di rischio della parodontite sono comuni a molte malattie infiammatorie croniche che influenzano negativamente i sintomi del covid-19.
Editor della rivista, il Prof Maurizio Tonetti – di cui puoi leggere un articolo sulla nuova classificazione della malattia parodontale qui sul blog – commenta:” l’infiammazione sistemica cronica indotta dalla parodontite potrebbe essere uno dei meccanismi alla base dell’aumento del rischio di complicanze da Covid-19, perché potrebbe rendere i pazienti più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata dal contagio.”
La parodontite aggrava gli esiti del covid-19
Lo studio (un case-control study) è stato condotto su un campione di 568 pazienti positivi al COVID-19.
Al termine dello studio, è risultato che per chi ha le gengive molto infiammate e contrae l’infezione da SARS-CoV-2 la probabilità di morire cresce di 8,8 volte, quella di avere bisogno di ventilazione assistita di 4,6 volte e il rischio di un ricovero in terapia intensiva aumenta di 3,5 volte. Il pericolo sale al crescere della gravità della parodontite e non dipende da altri fattori di rischio concomitanti. Potrebbero esserne responsabili l’alta carica batterica presente nella bocca dei pazienti con parodontite e l’infiammazione cronica generale connessa alla malattia gengivale.
Chi ha la parodontite non ha un rischio più alto di contagio. Chi ha le gengive infiammate, una volta contratta l’infezione da covid-19 può invece avere conseguenze più gravi per colpa dell’alta carica batterica presente nel cavo orale e per l’infiammazione sistemica cronica. La carica batterica potrebbe favorire sovra-infezioni polmonari e l’infiammazione sistemica potrebbe rendere più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata da SARS-CoV-2. Igiene orale e diagnosi precoce di malattia parodontale assumono importanza sempre più preminente. E questo resterà sempre vero per quanto si attendano studi successivi per approfondire questa scoperta scientifica.
Lo studio è stato elaborato da Nadya Marouf, BDS, MSc 1, Wenji Cai BDS, MSc 2, Khalid N. Said, BDS1, Hanin Daas, MSc 3, Hanan Diab, BDS, MSc1, Venkateswara Rao Chinta4, Ali Ait Hssain, MD4, Belinda Nicolau, DDS, PhD2, Mariano Sanz, MD, PhD 5, Faleh Tamimi, BDS, PhD 3
Puoi consultare e scaricare l’articolo integrale in pdf qui: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/jcpe.13435